Come immagini l’inferno? E soprattutto come immagini Satana? Gli scrittori Dante Alighieri e John Milton hanno descritto la loro visione nei loro capolavori: la Divina Commedia e il Paradiso Perduto . La visione medievale dell’Inferno di Dante vede Satana come una creatura gigante con tre teste: una rossa, che simboleggia l'odio, una gialla, che simboleggia la fragilità, e una nera, che simboleggia l'ignoranza. Questo mostro orribile ha ali simili a quelle di un pipistrello e dai suoi sei occhi escono in continuazione lacrime per la triste situazione in cui è costretto a vivere. Satana abita nel cerchio più basso dell'Inferno, al centro della terra dove l’ambiente è caratterizzato dal freddo gelido ed è bloccato per sempre nel ghiaccio. L'inferno è ben organizzato, in quanto è diviso in “gironi”, dove vengono puniti i “dannati” che devono scontare le pene.
Nella visione puritana del Paradiso Perduto, Milton descrive Satana come una belva gigante con occhi infuocati e la pelle squamosa, come quella di un serpente. È una creatura molto forte, potente, coraggiosa, ambiziosa e orgogliosa, che dimora nell'inferno in cui regna uno stato di caos e una cupa oscurità.
Qui Satana si rassegna e accetta la sua condizione, trovando l'aspetto positivo nell'opportunità di dimostrare il suo potere per regnare.