Informale

L'arte Informale è una corrente artistica affermatasi negli anni ‘50 e ‘60 del Novecento in Europa, in America e in Giappone. Non è un movimento con connotazioni identificabili ed omogenee, ma è il frutto di una reazione ad un clima di sfiducia dovuta alla Seconda Guerra Mondiale. Questa corrente raccoglie diverse esperienze, caratterizzate dalla negazione e dal rifiuto di qualsiasi forma ( Museo Raina Sofia ). Passioni, tensioni e disagi devono esprimersi liberamente e istintivamente, con improvvisazione e rapidità esecutiva, contrariamente alle regole accettate fino a quel momento.

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Nell'ambito dell'Informale si individuano 4 correnti: la pittura segnica, la pittura gestuale, la pittura materica e lo spazialismo. L'arte realizzata attraverso la pittura segnica è quella in cui gli artisti eseguono un'opera basandosi sull’uso dei segni, cioè elementi grafici riconoscibili dal punto di vista formale, ma non nel suo contenuto ( Musei Vaticani ). Nella pittura gestuale ( Action Painting ) l’artista trasmette sulla tela il proprio stato d'animo, tramite l'utilizzo di gesti impulsivi e impetuosi che aiutano a stendere il colore su vari supporti. La pittura materica è quella in cui i materiali utilizzati rivestono un ruolo importante e l’artista esprime la propria energia creativa scegliendo diversi materiali ( Peggy Guggenheim Collection ). Lo spazialismo è una corrente che propone una nuova visione degli spazi, che vanno oltre lo spazio percepito, i cui rappresentanti principali sono il milanese  Lucio Fontana  e il russo  Marc Rothko , le cui opere suscitano atmosfere immateriali.