Harmenszoon van Rijn Rembrandt è considerato uno dei principali artisti della pittura del secolo d’oro olandese. Il Seicento ha rappresentato per l’Olanda uno dei suoi momenti di maggiore splendore ed è proprio in questo periodo che si forma Rembrandt.
Durante il suo tirocinio alla scuola di Utrecht, il pittore scoprì l’arte rivoluzionaria di Caravaggio , caratterizzata dal sapiente uso della luce e delle ombre per costruire la dinamica dei quadri dotati di un immenso realismo e di una grande drammaticità. Rembrandt adattò l’insegnamento del grande maestro al suo modo di presentare i soggetti in modo teatrale e realistico, senza il rigido formalismo presente nelle opere dei suoi contemporanei ( Israel Museum ).
La tecnica di Rembrandt non si distingueva solo per il sapiente uso del chiaroscuro o per la grande attenzione ai dettagli, ma anche e soprattutto per la capacità di riuscire a trasmettere lo stato d’animo del soggetto ritratto, creando così una fortissima empatia con chiunque si trovasse di fronte a un suo dipinto. Quando Rembrandt si trasferì ad Amsterdam, tutta l’alta borghesia del paese lo ‘inseguiva’ per accaparrarsi un suo ritratto e da lì a poco tempo realizzò i primi grandi capolavori ( Metropolitan Museum of Art ). Purtroppo, però, non appena raggiunse il tanto atteso successo, iniziò per Rembrandt un declino dovuto alla morte della moglie e dei figli e al tracollo economico. Pertanto, Rembrandt abbandonò il suo stile pittorico in favore di uno nuovo e ‘apparentemente’ meno curato e dettagliato, che non trovò molti consensi da parte della critica ( National Gallery of Art ).
A distanza di secoli anche le sue ultime opere vennero riconosciute come opere di grande valore e all’avanguardia per il periodo e attualmente Rembrandt viene acclamato dalla critica come uno tra i più grandi pittori che siano mai esistiti.