La coppia de Il Bacio di Auguste Rodin faceva parte della sua opera più monumentale, ovvero La porta dell'inferno, nella quale l’artista ha illustrato le figure tratte dalla Divina Commedia di Dante Allighieri . Ma perché dico che faceva parte? Perché nel 1886 l’artista si rese conto che questa scultura non si adattava bene tra le raffigurazioni di personaggi torturati dell'Inferno e quindi decise di rimuoverla dalla porta per farne un'opera individuale. Nel 1888 lo Stato francese commissionò all’artista l'opera a grandezza naturale e in marmo. Lo scultore impiegò quasi dieci anni prima di consegnare l'opera finale e presentarla al Salon di Parigi nel 1898.
Oggi, questa versione del bacio è esposta a Parigi, al Museo Rodin, l'ex casa dello scultore ( www.musee-rodin.fr ). Chi sono questi amanti? Quest'uomo e questa donna potrebbero essere chiunque perché lo spettatore farebbe fatica a vedere chiaramente i volti degli innamorati, ma in origine Rodin aveva scelto di raffigurare i famosi amanti raccontati da Dante nella Divina Commedia, ovvero Paolo e Francesca, che si innamorano e si scambiarono il primo bacio mentre leggevano insieme la storia di Lancillotto e Ginevra, un'altra appassionata storia d'amore. Infatti, se guardiamo il retro dell'opera notiamo che Paolo tiene ancora nella mano sinistra il libro in questione.
Successivamente furono i critici d'arte che, vedendo l'opera, suggerirono di intitolarla Il Bacio, un titolo più universale in cui tutti potessero identificarsi. L'opera divenne così un simbolo d'amore, al di là di una finta storia adultera.