Helen Frankenthaler è stata una delle principali pittrici durante il periodo dell'Espressionismo astratto e una delle poche donne in grado di emergere nonostante il predominio degli uomini nel campo dell’arte in quel periodo storico. Influenzata dal gesto e dalla tecnica di Jackson Pollock e da altri espressionisti astratti, ha sviluppato un proprio stile e un metodo unico di pittura, che si concentra sulle forme, sul colore e sulla luminosità della pittura: la tecnica di pittura a macchie, che l’artista ha definito “macchia di ammollo” (soak-stain).
Anziché utilizzare la vernice in modo tale che si appoggi sulla superficie della tela, Frankenthaler ha diluito la sua pittura a olio con trementina per ottenere la consistenza dell'acquerello ( frankenthalerfoundation.org ). Ponendo le tele sul pavimento, anziché poggiarle verticalmente su un cavalletto, versava, gocciolava, spugnava o usava dei rulli di vernice per far assorbire il colore nella tela. Talvolta sollevava la tela per inclinarla e consentire alla pittura di spostarsi sulla superficie in modo casuale e soprattutto di infiltrarsi nella superficie. Negli anni successivi l’artista americana passò ai colori acrilici per avere un maggiore controllo sul mezzo e per ottenere bordi più netti ed evidenti.
Possiamo notare che attraverso la sua tecnica, la tela e la pittura diventano una cosa sola, in quanto la vernice si fonde con la trama della tela e la tela diventa il dipinto. Sebbene i meravigliosi quadri astratti di Frankenthaler non abbiano nulla a che vedere con i titoli, in realtà il colore, la bellezza e le dimensioni hanno un forte impatto sullo spettatore.