Guggenheim: da collezione a museo

C’era una volta... un industriale americano (classe 1861), di nome Solomon Robert Guggenheim, il quale si dilettava a collezionare opere d’arte moderna. Tutto cambiò con il fatidico incontro della baronessa, nonché artista, Hilla Rebay, che lo convinse a dare forma ad una collezione d’arte moderna incrementandola con l’acquisto di opere astratte. La collezione aumentò notevolmente grazie ai prezzi piuttosto bassi dei primi astrattisti e quando le opere furono davvero troppe, Guggenheim decise di creare un piccolo museo di Arte Non Figurativa diretto ovviamente dalla Rebay. Quando gli spazi divennero insufficienti, il collezionista americano scelse l’architetto  Frank Lloyd Wright  per progettare il nuovo museo che sarebbe stato inaugurato dieci anni dopo la sua morte, avvenuta nel 1949.

Guggenheim da collezione a museo - foto 1

L’edificio è considerato uno dei capolavori dell’architettura contemporanea e si caratterizza per un percorso espositivo particolare: i dipinti si trovano lungo il muro di una spirale che parte dal piano terra e giunge fino alla cima dell’edificio. Ma questo elemento ha un significato ancora più antico perché somiglia ad una Torre di Babele rovesciata, con l’intento di unire popoli e cultura, contrariamente a quanto era avvenuto nella nota vicenda biblica della Torre di Babele.

Guggenheim da collezione a museo - foto 2
Guggenheim da collezione a museo - foto 3

Cosa espone il Solomon R. Guggenheim Museum?
Il museo espone opere dei pittori Georges Braque, Paul Cézanne, Marc Chagall, Edgar Degas, Paul Gauguin, Vasily Kandinsky, Édouard Manet, Joan Miró, Piet Mondrian, Pablo Picasso, Pierre-Auguste Renoir, Georges Seurat e Henri de Toulouse-Lautrec.