Cosa c’entrano le stalattiti con l’architettura?
La denominazione “a stalattiti” è attribuita ad un tipo di decorazione che è ampiamente usata nell’architettura araba: si tratta del muqarnas, ovvero di un soffitto nel quale si aprono nicchie contigue le cui estremità scendono verso il pavimento.
Questa decorazione viene definita “a stalattite” proprio perché gli elementi si proiettano verso il basso e ricordano le classiche e naturali stalattiti di ghiaccio o di calcare.
Il muqarnaṣ si è diffuso nel mondo islamico a partire dal XII secolo e, osservando le stalattiti all’interno delle grotte iraniane, si può ipotizzare che i primi artisti di questa tecnica si siano ispirati a tali forme naturali, riproducendole poi nelle facciate interne ed esterne degli edifici. La diffusione di tale tecnica risale ai rifugiati duodecimani, i quali hanno vissuto nelle caverne delle montagne dell’Iran settentrionale per sfuggire alle torture dei Selgiuchidi. Tale soluzione decorativa a muqarnas viene utilizzata per abbellire edifici iraniani, come le moschee e i mausolei, in particolare nelle superfici concave degli angoli sottostanti il soffitto ma anche sopra le pareti, i soffitti e i portali.
Esempi di decorazione a muqarnaṣ in Europa sono riscontrabili nell'Alhambra di Granada e nel soffitto della navata principale della Cappella Palatina di Palermo.