L’empaquetage è una tecnica di stampo dadaista che consiste nel nascondere l’identità di un oggetto, spesso monumentale. Uno dei principali protagonisti di questa forma d’arte è l’artista Christo, famoso per l’impacchettamento di oggetti di uso comune con teli di plastica e corde. Dagli anni Sessanta del XX secolo comincia però a sostituire gli oggetti quotidiani con monumenti storici e palazzi.
Ma perché Christo impacchetta l’arte?
Secondo l’artista questa azione rende l’oggetto irriconoscibile e lo pone sotto una nuova luce, che suscita una curiosità tale da ridare valore all’opera la cui visione quotidiana è data per scontata.
In questa maniera qualsiasi forma impacchettata viene allo stesso tempo nascosta ed evidenziata, lasciando alla fantasia dello spettatore il compito di immaginare cosa vi sia sotto. Quindi per ricordare il valore di ciò che viene nascosto, diventa necessario impacchettare, proprio come si fa con i regali di compleanno.
In questo modo Christo vuole lanciare un messaggio provocatorio ed una critica all'uomo che, nella società del consumismo in cui le cose sono facilmente acquistabili, crede di poter possedere tutto.