C’è chi ha l’ossessione per l’ordine, chi per l’accumulo di oggetti e chi per i “puntini”. L’artista contemporanea di origine giapponese Yayoi Kusama ha dato vita ad una serie di installazioni intitolate Dots Obsession, che significa "ossessione di puntini". Perché ha scelto proprio i “puntini”?
Purtroppo, Yayoi Kusama soffre di una malattia mentale che le fa avere delle allucinazioni, sin da quando è piccola. La prima allucinazione che ricorda è quella di un motivo floreale a pois e da quel momento è nata la sua ossessione per i puntini che si trovano in tutte le sue opere. L’artista definisce questa mania "auto-obliterazione" che letteralmente designa l'eliminazione di sé e corrisponde al desiderio di Kusama di fondere insieme oggetti e persone nelle sue opere.
A seconda di dove vengono esposte, le sue installazioni non hanno lo stesso effetto: i puntini sono disposti sul pavimento o sospesi in aria e vengono realizzate in gallerie vuote o in stanze colorate. Le sue opere appaiono sempre giocose e infantili grazie ai colori vivaci e alle forme arrotondate, che sono la trascrizione del disagio di Kusama nell'arte. Quando gli spettatori si immergono nel sorprendente universo magico, quasi onirico, delle installazioni dell’artista giapponese, avvertono un senso di smarrimento spaziale e un senso di vertigini che li riporta alla follia dell'artista. L’obiettivo è quello di creare reazioni da parte dei visitatori e fare in modo che le loro esperienze siano memorabili.