La grandezza e la bravura di Alessandro di Mariano di Vanni Filipepi, detto Sandro Botticelli, è riconosciuta in tutto il mondo. La sua carriera artistica è inquadrabile nella corrente del Rinascimento, un'età d'oro per il mondo dell'arte. Il suo stile è caratterizzato da un disegno sottile, da una linea precisa ed elegante, da figure leggere e senza peso, da sfondi senza profondità e da colori freddi e innaturali, tutti elementi che incarnano la raffinatezza della società dell’epoca. Dopo una solida formazione artistica, apre una sua bottega all’età di 26 anni raggiungendo un’indipendenza tale da permettergli di entrare nell’Accademia Neoplatonica a Firenze. Sotto l’ala protettrice della famiglia de’ Medici, riceve importanti commissioni, come la Primavera ( Galleria degli Uffizi ), la Nascita di Venere e i grandi affreschi nella Cappella Sistina a Roma.
In seguito ad una crisi mistica, Botticelli sente l’esigenza di cambiare stile, contraddistinto da un ritorno ad iconografie medievali disprezzando le sue precedenti rappresentazioni mitologiche. I soggetti si fanno sempre più religiosi e le scene diventano più irreali, con la ripresa del fondo oro e le proporzioni in ordine gerarchico.