Paul Cézanne si è affermato nel panorama francese ottocentesco come un pittore rivoluzionario andando contro la cultura artistica ufficiale e generando dissenso da parte della critica. Perché le sue opere non vengono accettate?
Quando ci si ribella ai canoni stabiliti e si apportano delle modifiche rivoluzionarie, ecco che si viene guardati con sospetto. Questo trattamento è toccato anche a Cézanne, il quale rifiuta le tradizionali regole della prospettiva per rappresentare la natura così come la vede, ritraendola da diversi punti di vista. Cézanne non vuole dipingere il mondo naturale così come appare ai suoi sensi, ma vuole coglierne l'intima essenza, semplificando la realtà alle forme essenziali di sfera, cilindro e cono ( Phillips Collection ).
Nei suoi quadri anche la luce subisce l’influsso rivoluzionario che non proviene da fonti esterne, ma viene irradiata dagli oggetti raffigurati nel quadro, in modo tale che l'effetto luministico è lo stesso in ogni parte del dipinto ( Phillips Collection ). Lo spazio del quadro, invece, è determinato dal colore: Cézanne, infatti, intuisce come i colori caldi (come il rosso) sembrano avanzare verso lo spettatore, mentre quelli freddi (come il verde) sembrano arretrare. È proprio attraverso una modulazione di colori caldi e freddi accuratamente studiata che Cézanne riesce a scandire lo spazio pittorico e a renderlo come una costruzione di piani e di volumi ben legati tra di loro.