Growl e Scream: grida a suon di musica

Com’è possibile ascoltare una canzone con urla, ruggiti e grugniti?
Indubbiamente, è molto difficile, se non impossibile, ma per rispondere alla domanda bisogna capire di cosa si tratta. Per comporre pezzi di questo genere, i cantanti ricorrono a due tecniche vocali particolari: il growl, termine inglese che vuol dire “ruggire” o “ringhiare”, e lo scream, altro termine inglese che significa “urlare”.

Growl e Scream grida a suon di musica - foto 1

I cantanti dei sottogeneri dell’heavy metal e dell’hardcore punk di certo non ruggiscono e né tantomeno gridano per davvero, più che altro usano queste tecniche diaframmatiche perché se non lo facessero danneggerebbero gravemente le loro corde vocali. Il risultato è un canto raschiato, urlato e brutale che va sotto il nome di “canto death”, in quanto esprime rabbia, disperazione o malinconia. Le tecniche canore utilizzate nei generi di metal estremo sono piuttosto innaturali e solo pochissimi cantanti riescono ad adoperare accorgimenti tecnici per evitare o quantomeno limitare i danni, mentre altri, con corde vocali di dimensioni maggiori, hanno più margine di resistenza allo stress subito nell'emissione di voci graffiate o urlate.

Growl e Scream grida a suon di musica - foto 2

La cosa che stupisce è che lo scream era già usato nelle esibizioni dei musicisti blues, i quali dovevano urlare per farsi sentire nelle rumorose sale da ballo. Il growl, invece, viene inteso come una sorta di abbellimento vocale, equiparabile, ad esempio, al vibrato e al glissato delle canzoni di  Louis Armstrong . La tecnica growl metal, così come la conosciamo oggi, ha caratteristiche simili a quella dello scream con suoni profondi, cupi e gutturali ed è impiegata in alcune canzoni rock degli Who, dei Black Sabbath, dei Pink Floyd e di tanti altri.