Lautrec e Mucha: due facce dello stesso manifesto

 Henri de Toulouse-Lautrec  e  Alphons Mucha  non hanno nulla in comune, se non la grande passione per il manifesto, attraverso il quale possiamo conoscere i due grandi aspetti della Belle Èpoque: quello spietato e sadico di Toulouse-Lautrec e quello raffinato ed estetizzante di Mucha. Sul finire dell'Ottocento viene introdotta la litografia a colori e questa innovazione ha ispirato vari artisti nella realizzazione di spettacolari pubblicità, rendendo sottile il confine tra l’opera d’arte e la stampa di massa e rendendo l’ Art Nouveau  ancora più accessibile al pubblico.

Lautrec e Mucha: due facce dello stesso manifesto - foto 1
Lautrec e Mucha: due facce dello stesso manifesto - foto 2

Che differenza esiste tra le stampe dei due artisti? Le litografie di Toulouse-Lautrec ( Victoria and Albert Museum ) documentano la vita parigina di fine XIX secolo, evidenziando i vizi degli esseri umani. L’artista parigino è consapevole che, per creare un buon manufatto pubblicitario, bisogna usare dei colori squillanti in modo tale da renderlo visibile anche da lontano e soprattutto attraente per il pubblico. Le scritte non sono realizzate con il convenzionale carattere tipografico ma con la matita grassa, mentre le linee nervose di contorno delineano le figure molto grottesche. Con Mucha, invece, il manifesto pubblicitario cambia radicalmente. Il pittore moravo si specializza nella creazione di manifesti per il teatro per poi passare alle illustrazioni di prodotti di consumo.

L’artista dimostra la preferenza per linee curve, forme vorticose, un’equilibrata asimmetria e temi ispirati alla natura. Molte stampe di Mucha hanno per protagoniste sinuose figure femminili che si stagliano su uno sfondo carico di colorati motivi floreali e ornamentali, in perfetta sintonia con i canoni dell'Art Nouveau e con lo spirito fine secolo.