Se siete propensi a visitare un museo che non espone nulla, allora il Teshima Art Museum fa al caso vostro. Questo museo sorge tra le coltivazioni di riso della piccola isola di Teshima, in Giappone, ed è stato progettato dall’architetto Ryue Nishizawa in collaborazione con l’artista giapponese Rei Naito. Non si tratta di un edificio tradizionale, in quanto la forma dell’edificio ricorda quella di una goccia d’acqua che si è appena appoggiata su di una superficie curva.
Mentre all’esterno l’architettura diventa parte del paesaggio, in modo tale che ambiente, arte e architettura convivano armoniosamente, all’interno l’ambiente è open-space, con colori chiari, un’architettura essenziale e priva decorazioni. Entrando nel museo non si notano opere d’arte, ma in realtà l’unica opera è quella dell’artista Rei Naito dal titolo Matrix: un’installazione composta da piccoli fori nel pavimento, dai quali sgorgano a intervalli irregolari gocce d’acqua piovana, che si spargono sulla superficie. Un’opera silenziosa ma suggestiva che simboleggia la casualità degli eventi.
Per entrare i visitatori sono invitati a togliersi le scarpe e a restare in osservazione per ammirare la natura attraverso le due grandi aperture sul soffitto, per far riflettere sul fatto che consideriamo arte solo ciò che è materiale, spesso dimenticando che la più grande e maestosa opera d’arte che questo mondo ospita è la natura.
Lo scopo del Museo d'arte di Teshima è quello di consentire ai visitatori di vivere l'esperienza della natura nella sua forma incontaminata, attraverso la luce, l'acqua e l'aria. È un'esperienza affascinante che mette in gioco tutti i sensi.