Vasilij Kandinskij (1866-1944)

Vasilij Kandinskij è considerato uno dei più grandi artisti della pittura europea e il fondatore della pittura astratta. L’artista russo affronta i problemi del rapporto tra musica e pittura e tra forma e colore, attraverso l’elaborazione di una teoria del colore, capace di suscitare emozioni, e delle sue possibilità espressive associate alle forme geometriche ( Museo Guggenheim ).

Vasilij-Kandinskij - foto 1

Per Kandinskij ogni colore ha un valore evocativo: il giallo è caldo, il rosso è ardente, il verde è quieto. Ogni colore viene connesso ad una forma geometrica: il triangolo con il giallo, il quadrato con il rosso, il cerchio con il blu.

Vasilij-Kandinskij - foto 2

Ma il geometrismo di Kandinskij non deve essere inteso come disegno, perché il colore intensifica il magico potere suggestivo dal punto di vista pittorico, riconoscendo piena autonomia ai segni e ai colori ( Lenbachhaus). Il pittore giunge a considerare il quadro un’espressione esteriore di una impressione interiore in forma pittorica e per tale ragione passa gradualmente alla totale abolizione della riconoscibilità degli oggetti, ovvero all'astrattismo puro. Il pittore russo incomincia ad intitolare i suoi quadri con nomi provenienti dal mondo della musica (improvvisazioni e composizioni) e si concentra sull’essenza che le forme devono comunicare ( Kunstsammlung NRW ).

Kandinskij e il teatro delle arti - foto 3

Da questo momento il colore guadagna piena dignità e può vivere senza una rappresentazione grafica, divenendo un mezzo per l'espressione dello spirito. Kandinskij crede che la pittura non sia un mezzo di rappresentazione ma di conoscenza, per giungere nella parte più interna delle cose.